La famiglia fondatrice
L’idea del museo nasce in una notte senza nuvole del 2003, quando in cielo appare la costellazione di Orione, alla luce delle ultime braci del fuoco sul quintal di una casa a Boa Vista. Un padre archeologo e viaggiatore racconta ai figli storie eccezionali riguardo all’isola in cui stanno abitando, racconta di un luogo in cui tutto il mondo s’incontra, di un tesoro nascosto, di donne bellissime che danzano celebrando la pioggia e uomini coraggiosi che hanno sfidato la tempesta.
. . . tredici anni dopo i figli erano cresciuti ognuno per la sua strada, il padre era tornato dai suoi numerosi viaggi e il momento era propizio per imbarcarsi insieme verso l’Atlantico. Così con l’aiuto di amici, parenti e altri folli uomini di mare iniziarono a dar forma al luogo dei loro sogni e dei loro ricordi, fondando un’associazione che varcasse le differenze di etnia e cultura in nome di una concezione più alta di umanità.
Un luogo che rappresentasse non solo le meravigliose storie narrate su quel quintal, ma che simboleggiasse anche il viaggio nel mare tempestoso della vita, che ogni uomo a partire dai tempi più remoti compie in direzione della conoscenza, trovando pace e salvezza su un’isola.
Artisti per spirito e amanti delle onde hanno lavorato senza sosta per due anni, affrontando a spada tratta disillusione e paura, adesso il frutto di tutto questo è un luogo d’incontro, nella magia del passato, la profondità del presente e l’arte del futuro.